L'analisi dell'impronta ecologica di un dato prodotto può essere definita come la superficie di territorio (terra e acqua) ecologicamente produttivo nelle diverse categorie (terreni agricoli, pascoli, foreste ecc.) che è necessaria per fornire tutte le risorse di energia e materia per i consumi in atto per realizzare il prodotto indagato oltre ad assorbire tutti gli scarti di quel prodotto, data la sua attuale tecnologia, indipendentemente da dove tale territorio sia situato.
Possiamo quantificare le emissioni di gas climalteranti che vengono generate nell’intero ciclo di vita di un prodotto. Per un’azienda dinamica certificare la CFP (Carbon Footprint of Product) vuol dire analizzare tutte le fasi necessarie a realizzare il prodotto per ottimizzare le tecnologie, i costi e i rendimenti dei processi e dei materiali implicati nella realizzazione dello stesso e prepararsi coscienziosamente per le nuove possibilità che si apriranno nei prossimi anni quando le emissioni di gas serra saranno considerate un costo di produzione.
Per questo motivo certificare l’impronta ecologica di un prodotto significa essere consapevoli di quanto questo prodotto potrà essere competitivo nel mercato della sostenibilità.